Ciao a tutti!
Continuiamo il nostro percorso nel mese di Maggio: vi propongo oggi una riflessione su Maria di don Tonino Bello (scaricala qui)
Poi oggi è il 13 maggio: ricordo delle apparizioni di Fatima. Allora vi propongo questo video dove un giovane sacerdote di Verona racconta ai bambini la storia dei tre pastorelli (vedi il video dal minuto 8′:39”)
Vi segnalo il link alla liturgia della Parola del giorno e l’omelia di papa Francesco alla Messa di stamattina
- Via propongo, come spesso, anche una riflessione delle Monache Clarisse di San Benedetto:
“Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me…”
L’IMPORTANTE E’ RIMANERE ATTACCATI!
Oggi il Signore ci offre due riflessioni, due immagini molto forti.
La prima è che siamo innestati a lui come lo è il tralcio alla vite, il ramo al tronco. Perché da lui e solo da lui riceviamo la linfa che ci fa esistere, la linfa che ci permette di crescere. Perciò il Signore ci chiede con insistenza di rimanere in Lui, di rimanere attaccati a Lui come il tralcio alla vite. A questo serva la nostra piccola preghiera quotidiana: a ricevere linfa e ad aggrapparci a Lui.
La seconda immagine ci lascia sgomenti: il vignaiolo sa che, per portare frutto, il tralcio deve essere tagliato, potato. Chi ha visto potare i tralci di una vite sa bene che, al momento del taglio, sgorga la linfa, una lacrima, che segna una ferita che presto si rimarginerà . Così il tralcio convoglia tutta la sua vitale energia nel pezzo rimasto, caricandolo di grappoli d’uva.
Ma noi, quando la vita ci pota, pensiamo che ci sia un’insanabile ingiustizia, un’intollerabile errore. Invece ogni disgrazia, ogni sventura, seppur dolorosa, può aiutarci a concentrare la linfa vitale della nostra anima nelle poche cose che contano.
Non scordiamolo mai.
“Signore, tu sei la vera vite, io un tuo tralcio: fa che non mi allontani mai da te. “Â
Buona giornata!
Don Giampiero